Christian Elia

Nato a Bari, inizia la carriera di giornalista alla fine degli anni Novanta occupandosi di Medio Oriente e Balcani, migrazioni e memoria.
È tra i fondatori di PeaceReporter e di E, il mensile di Emergency, dove ha lavorato come inviato dal 2003 al 2012.
Oggi freelance, con i suoi reportage ha raccontato i conflitti e le violazioni dei diritti umani dalla Striscia di Gaza all’Afghanistan, dall’Iraq al Kurdistan. Realizzati in più di quaranta paesi, sono stati pubblicati tra gli altri da l’Espresso, Internazionale, Venerdì, MicroMega, Millenium, manifesto. Ha vinto il premio Baldoni nel 2011, il premio Giornalisti del Mediterraneo nel 2012, il premio dell’IMMaginario Festival nel 2012, il premio il Reportage nel 2017 e il premio #dipubblicodominio nel 2018.
Nel 2013 ha fondato Q Code Mag che dirige assieme ad Angelo Miotto, una rivista online e cartacea specializzata in giornalismo narrativo che mette in rete oltre 300 freelance da tutto il mondo. Dal 2020 è direttore di ArabPop, rivista dedicata alle arti e letterature contemporanee come espressione dei movimenti socio-culturali del mondo arabo. È stato per anni consulente di progetti speciali di comunicazione di Emergency e attualmente è consulente del Comune di Lampedusa per un progetto che unisce i Comuni di frontiera in tutta Europa. Dal 2013 coordina “Meglio di Romanzo”, la sezione di giornalismo narrativo under30 del Festivaletteratura di Mantova.
Con Milieu Edizioni ha pubblicato Il respiro di Poveglia (2017), Walking the line (2018), Oltre i muri (2019) e Grande Padre – Viaggio nella memoria dell’Albania (2022).

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