Costruire la pace,
nel Mediterraneo
e nel Mondo

I edizione – 2022
Bari / Conversano
10 e 11 giugno 2022

#Linf22

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Il tema

Bari e la Puglia intendono sviluppare l’appello e l’impulso di pace che papa Francesco e la Conferenza dei Vescovi del Mediterraneo hanno lanciato nel febbraio 2020. In quell’anno, con la presenza diretta del Pontefice e la partecipazione del Presidente della Repubblica Mattarella alla messa conclusiva, è stata indicata una prospettiva che la Città di Bari e la “Fondazione Di Vagno” ritengono vada alimentata e incoraggiata.
Si tratta dell’incontro, del confronto, del reciproco arricchimento tra persone di fedi, culture e opzioni filosofiche diverse. La pace è più che mera coesistenza, è più che semplice convivenza. Costruire la pace è un lavoro faticoso, ma significa liberare energie per un vivere libero e degno nella “casa comune”, che è il nostro pianeta.
Bari e la Puglia, proiettate nel Mediterraneo e protese verso la Terra di Abramo, la Terrasanta, lo spazio variegato dell’Islam, hanno conosciuto nella loro storia tutta la gamma delle relazioni con mondi “altri”: dalle spedizioni armate – le crociate – all’incontro delle diplomazie, dagli scambi commerciali, intensi ancora oggi, all’interazione tra impulsi culturali diversi.
Ripartire da qui è significativo per approfondire la fatica e la bellezza del costruire la pace. Il cardinale Matteo Zuppi, che terrà la Lectio magistralis, viene da una esperienza particolare: la Comunità di Sant’Egidio. Proprio questa comunità si è resa protagonista negli anni Novanta del secolo scorso della riconquista della pace nel Mozambico martoriato dalla guerra civile. Matteo Zuppi conosce da vicino cosa significa costruire pace là dove regnano odio, violenza, distruzione e sofferenze infinite.
Specialmente alla luce della tragedia della guerra in corso in Ucraina dopo l’aggressione russa appare più che mai necessario sviluppare le tematiche del dialogo persino nelle condizioni più difficili.
Le suggestioni culturali, religiose e socio-politiche contenute nel “Documento sulla Fratellanza umana, per la pace mondiale e la convivenza comune” firmato da papa Francesco e Ahmad Al-Tayyeb, grande imam della moschea Al-Azhar, rappresentano in questo senso un impulso prezioso, che va oltre le due religioni. Significativamente ha voluto dare la sua adesione M.Bruce Lustig, rabbino senior di Washington.

Il programma

venerdì 10 giugno

Teatro Kursaal Santalucia, Bari
ore 18:00

ore 18:00 — Saluti Istituzionali



ore 18:30Lectio Magistralis Tra guerra e pace: la sfida della fratellanza

cardinale Matteo Maria Zuppi Arcivescovo metropolita di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
con introduzione di Marco Politi


ore 19:15Fede e politica nella crisi dell’assetto globale
Il mondo che vive da trent’anni nella crisi sviluppatasi dopo la fine della Guerra Fredda fatica, con tutta evidenza, a trovare nuovi principi ordinatori della umana convivenza sul nostro pianeta. Alla fine della narrazione del Comunismo come “primavera del mondo” è seguita, rapidamente, quella della “fine della Storia” dopo il trionfo del capitalismo. E il “disordine” globale sembra non smettere mai di crescere, tra crisi climatica, pandemie e guerre. La politica sembra ancora balbettare di fronte al compito di ricostituire un ordine globale, ma una cosa sembra certa: le risposte non saranno efficaci se non costruiranno un “senso” nel quale donne e uomini possano iscrivere le loro esistenze. C’è un bisogno di trascendenza che attraversa la discussione anche al di là delle fedi religiose.

con Piero Ignazi, Mauro Magatti, Onofrio Romano
modera Maddalena Tulanti

sabato 11 giugno

Lecture
Monastero di San Benedetto
ore 9:30

ore 09:30 — Registrazioni

ore 10:00 — Saluti istituzionali

ore 10:30 — Lecture “Il mare di Abramo
Non c’è forse al mondo un mare più pescoso del Mediterraneo riguardo alla molteplicità di miti ed eroi, letterature e saghe, civiltà e religiosità. E le religioni abramitiche, con le stirpi che si fanno discendere dal patriarca Abramo, hanno per lunghi periodi potuto placare fra le sponde mediterranee la violenza che talora tracima dalle pagine dei relativi libri sacri. Quasi che, oltre Dio, l’umanità sapesse ritrovare una pace e riconoscere sé stessa nell’azzurrità delle acque, e nella peculiare mediterraneità di luoghi multiculturali, multietnici e multireligiosi. Nonostante tutto: nonostante, soprattutto, la comune discendenza da un uomo che, pure, nel nome della fede, non avrebbe esitato nemmeno un attimo a uccidere il proprio figlio Isacco.

con Vito Bianchi
Tavola Rotonda
Monastero di San Benedetto
ore 11:15

Millequattrocento anni dopo l’avvento dell’Islam la Dichiarazione sulla “Fratellanza umana, per la pace mondiale e la convivenza comune”, firmata il 4 febbraio 2019 da papa Francesco e dal grande imam di Al-Azhar Al.Tayyeb, non costituisce solo una svolta nei rapporti tra mondo cristiano e mondo musulmano, ma completa simbolicamente il discorso sulle religione abramitiche iniziato dal concilio Vaticano II con il documento fondamentale “Nostra Aetate” sui legami e i rapporti tra Cristianesimo ed Ebraismo. L’appello di Abu Dhabi va al di là di una visione strettamente bilaterale, abbraccia simbolicamente l’atteggiamento che dovrebbe avere ogni dialogo interreligioso: “Vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare”. Al tempo stesso si ritrovano nel testo istanze profondamente laiche: il valore della tolleranza e del pluralismo religioso, l’eguaglianza dei cittadini, la promozione dei diritti della donna, la condanna della violenza e del terrorismo.

con padre Emmanuel Albano, Izzedin Elzir, Anna Foa
modera Marco Politi

ore 12:45 — Conclusioni

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